Come togliere macchie di sugo: la procedura da seguire
Cosa c’è di meglio che mangiare una bella pastasciutta al sugo, a casa o al ristorante, vera e propria istituzione della cucina italiana e ricetta ghiotta in tutte le occasioni? Eppure capita spesso che, dopo aver finito ciò che c’era nel piatto, la soddisfazione per il lauto pasto si traduca in disappunto quando, nonostante le precauzioni prese e i tovaglioli posti a mo’ di barriera, l’occhio cade su una fastidiosa macchia di sporco sul proprio abito. A questo punto, la domanda è d’obbligo: come togliere le macchie di sugo dai vestiti?
La prima cosa da fare è non perdere (oltre che la speranza) tempo: nei sughi, come il ragù, oltre al pomodoro è presente anche l’olio. Per questo bisogna cercare di tamponare subito il liquido prima che penetri a fondo nella stoffa, meglio se con aceto o una miscela di acqua e soda. Una volta strofinato delicatamente il tessuto, si può procedere con il lavaggio.
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Se invece la stoffa è particolarmente delicata, meglio optare per il bicarbonato, da distribuire all’altezza della macchia sia sul lato esterno che quello interno del vestito. Il tutto va coperto con una carta assorbente per un giorno intero, poi occorre passare la parte sporcata con del sapone di Marsiglia. Dopo, basta lavare il vestito con acqua tiepida. Anche in questo caso, non bisogna sfregare troppo duramente la zona interessata, altrimenti si rischia di rovinare il tessuto e di fargli perdere il colore.
Come togliere le macchie di sugo più resistenti? Va cambiata strategia, utilizzando del detersivo per piatti, magari diluito con un po’ d’acqua. Mentre si svolge questa operazione, si può strofinare, sempre delicatamente, la parte unta con uno spazzolino morbido. Se lo sporco proprio non ne vuole sapere di andarsene, allora si può impiegare, dopo il detersivo, un po’ di aceto bianco. Ultima ratio: i tanti smacchiatori specifici presenti sul mercato, pensati appositamente contro il sugo.
